Il collezionismo è un concetto molto ampio, che può riguardare un assoluto compendio di oggetti molto diversificati quanto rari, non è necessario aspettarsi un valore economico per diventare collezionista, ma questo è possibile per la pura passione che alcune categorie di prodotti riescono ancora oggi a scaturire presso le persone.
L’universo del collezionismo non è però tutto uguale, ed immutabile nel tempo ma è soggetto naturalmente a tende a modificarsi nel corso del tempo, ed oggi non è necessario per forza “guardare molto indietro nel tempo” per ottenere un valore importante in fase di vendita. Oggetti anche con pochi decenni alle spalle sono oggi molto ricercati.
Il collezionismo in Italia
Il vintage ad esempio attira sempre, questo però diventa interessante quando inizia a “toccare” oggetti che poi sono divenuti cult e magari ancora oggi ricercatissimi, anche se originariamente apparivano ai più come dei giocattoli o poco più: un esempio molto evidente sono le carte Pokemon, che da tempo fanno parte di un vero e proprio mercato in espansione con pezzi che valgono centinaia ma anche decine di migliaia di euro.
Dissimile ma non troppo a esempio le collezioni degli album di Figurine Panini, come quelle dei calciatori, che possono davvero far guadagnare molto: i primi esemplari risalgono ai primi anni 60, se completi possono valere da alcune centinaia fino a 4000 o 5000 euro, il record italiano è stato battuto pochi anni fa da un esemplare firmato da Pelè in persona venduto a 10 mila euro.
Gli oggetti più amati
Attenzione anche ai fumetti, in particolare quelli “nostrani” che sono solo di recente divenuti oggetto di interesse comune anche dai collezionisti stranieri, da Tex fino a Diabolik e tanti altri anche meno famosi oggi stanno guadagnando una credibilità importante. Se la maggior parte dei pezzi non vale molto esistono esemplari parecchio ricercati:
- Il primo numero di Tex, “La tragica notte” è ricercatissimo nella prima serie e vale fino a 10.000 euro
- Il primo esemplare di Diabolik, quello originale “il Re del terrore” del 1962 vale fino a 20 mila euro, da un minimo di 5000 euro (gli esemplari della prima serie valgono comunque fino a oltre 1000 euro come valutazione massima)
Attenzione anche alle maglie da calcio, da sempre molto amate da nicchie di tifosi ed appassionati ma divenute preaticamente un businiess per tanti altri in epoche recenti grazie anche ai social: il vintage ha “colpito” anche in questo senso ed una maglia degli anni 80 e 90 magari appartenuta a calciatori di culto può valere diverse centinaia di euro, fino a migliaia se firmate.
Immancabili anche in Italia le monete e le banconote, in particolare le lire d’annata, che sono divenute iconiche, come le 5 lire, ma anche le più recenti 50 e 100 lire, naturalmente tutte dismesse con l’avvento dell’euro che ha normalizzato la situazione. Esemplari degli anni 50 in particolare possono valere anche centinaia di euro se in ottimo stato.